Le canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone

Le canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone (Squilibri Editore, 2020)

   “Ho deciso di cantare Ciampi-Pavone perché Piero Ciampi è stato anche Pino Pavone ed io ho avuto la fortuna di viverlo da testimone. Tra me e lui non c’è stato mai spazio per le lacrime, né tempo per la memoria: abbiamo vissuto insieme l’estasi della prossima canzone e, subito dopo, della parola giusta. Sapeste quante volte siamo morti insieme: di versi al telefono, di accordi senza nome, di "centrocampisti dai passaggi lenti’, di canzoni ascoltate per la prima volta in macchina”.

    Così Peppe Fonte a proposito di questo suo nuovo disco che si innesta sul corpo vivo della sua stessa vocazione artistica, da sempre posta all’ombra di uno straordinario sodalizio umano e intellettuale e sorretta dalla condivisione di passioni e relazioni, urgenze esistenziali e occupazioni quotidiane, in quella singolare regione dell’anima che lega Livorno alla Calabria.

    Avvocato e catanzarese come Pino Pavone, che con il fratello del livornese Piero Ciampi ha condiviso anche lo studio legale, Fonte rivisita così alcuni dei brani più significativi nati all’interno di questo sodalizio e, assieme a Pavone, lavora anche su testi inediti di Ciampi, per rinnovare la magia di canzoni memorabili poste all’incrocio di vita ed arte, musica e poesia.
    (Squilibri Editore, maggio 2020)

RECENSIONI

... Oggi stimatissimo cantautore, prosecutore di quella genia di artisti che si dividono tra l'arte vissuta in totale libertà e purezza, senza condizionamenti e una professione ben più redditizia: Peppe Fonte, di mestiere avvocato. Come Paolo Conte. E come Pino Pavone, storico collaboratore di Ciampi Fulvio Paloscia, Repubblica-Firenze

... Peppe Fonte, con la sua sensibilità, ci regala un ennesimo scorcio sull'affascinante mondo poetico di Ciampi e sul prezioso legame con Pino Pavone. Disco non solo per amanti di Ciampi ma anche per coloro che apprezzano le belle canzoni Luca Trambusti, Il Tirreno

Il disco scorre con una sua logica grazie al linguaggio musicale che caratterizza Fonte, stavolta affiancato da musicisti che sanno muoversi in ottimo equilibrio tra cantautorato e jazz. Fonte interpreta il disco con la giusta passione di chi vuole trasmettere non tanto un brano musicale quanto uno stato d'animo che si fonde con l'arte Michele Manzotti, La Nazione

Puntuale il lavoro di rilettura operato da Peppe Fonte. Un lavoro certosino quanto rispettoso, speso all’insegna della sottrazione: canzoni nitide, essenziali, irrorate da esecuzioni notturne, visive, dirette e arrangiate da Riccardo Biseo. Dieci tracce-stazioni di un album, insomma, impeccabile Mario Bonanno, Mescalina

Peppe Fonte è protagonista di una prova canora e interpretativa di grande intensità, sempre misurata, con le dovute sfumature e la giusta dose di personalità. Confezione come sempre raffinata (per la sempre attenta Squilibri) (...) e le suggestive foto di Alberto Marchetti. Un disco consigliato a chi vuole scoprire Ciampi e per chi già ama queste canzoni, che appartengono alla nostra cultura, alla nostra vita Marco Sonaglia, Il popolo del blues

Con il suo portamento cantautorale Fonte cerca di farci cogliere le sfumature più sottili della discografia ciampiana e, con lampi di classe cristallina (alla maniera di un dribblatore dei campi di calcio), riesce a dilatare ancora di più il fascino delle canzoni di Piero Ciampi Mimmo Mastrangelo, Il Quotidiano del Sud

CD TRACKLIST & MAIN INFO

1   In un palazzo di giustizia (Ciampi-Pavone-Marchetti)
2   Tu no (Ciampi-Marchetti)
3   Raptus (Ciampi-Pavone-Marchetti)
4   Maledetti amici (Pavone)
5   A passeggio con mia figlia (Bambino mio) (Ciampi-Pavone-Marchetti)
6   Figlia di mare (Pavone-Fonte)
7   Il natale è il 24 (Ciampi-Pavone-Marchetti)
8   Questi poeti (Pavone-Fonte)
9   Quaranta Soldati quaranta Sorelle (Ciampi-Marchetti)
10 L’amore è tutto qui (Ciampi-Pavone-Marchetti)

Riccardo Biseo: arrangiamenti, direzione artistica, pianoforte e tastiere
Silvio Ariotta: contrabbasso e bassi elettrici
Ismaele Rocca: batteria
Vito Procopio: sax alto e tenore
Franco Catricalà: basso elettrico
Lucio Ranieri: fonico

Registrazione e missaggio: Yara Records, Catanzaro

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